Musica in hotel: come scegliere le playlist giuste
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05/04/2019Ok, hai capito che la musica di sottofondo in negozio ti aiuta a vendere meglio. E, se non ne sei ancora convinto ti consigliamo di leggere il nostro post in cui segnaliamo alcuni studi scientifici in merito.
Una volta compreso che la musica è parte integrante di una strategia vincente di marketing, proprio come l’arredamento e la disposizione della merce, sarai già a metà dell’opera.
Sceglierai la tua musica di sottofondo in negozio selezionando una o più playlist, facendo ovviamente attenzione a essere in regola con la legge, e penserai che il più è fatto.
Dopo qualche mese, però, potresti non essere soddisfatto e chiederti se la tua decisione di predisporre la musica di sottofondo in negozio sia stata vincente.
Musica di sottofondo in negozio: hai fatto tutto come si deve?
Probabilmente hai sottovalutato la questione e hai commesso qualche errore. Per questo, dovresti dare un’occhiata ai consigli che noi di Pillow abbiamo riassunto in questo post.
Ma, nonostante abbia seguito tutti gli accorgimenti, non ottieni i risultati sperati e non sai come porvi rimedio. D’altronde, il sound design non è una scienza esatta e, anche se hai curato con la massima attenzione la playlist da proporre ai tuoi clienti, qualcosa ti sfugge.
Probabilmente dovrai affinare la strategia eseguendo piccole modifiche alla programmazione della musica di sottofondo in negozio, ma non sai bene da dove iniziare.
Musica di sottofondo in negozio: osserva il comportamento dei tuoi clienti
Un modo può essere di osservare attentamente il comportamento dei tuoi clienti. Nel loro modo di muoversi all’interno del negozio, nel modo di parlare, di porsi nei confronti degli addetti alla vendita possono essere nascosti dei segnali di allarme. Recependoli puntualmente e eseguendo un fine tuning delle tue scelte musicali, potresti verificare immediatamente un miglioramento delle vendite.
È vero che non puoi imputare solo alla musica di sottofondo in negozio il motivo di questi segnali, ma potresti iniziare da qui.
Tra tutte le modifiche alla tua strategia complessiva di marketing, lavorare sulla musica di sottofondo in negozio è certamente quella più indolore.
Piccoli segnali che devi captare prima che sia troppo tardi
Vediamo, allora, quali sono i segnali che ti fanno capire che dovresti rivedere le tue playlist, per poi dedicarti, magari, ad apportare altri piccoli accorgimenti.
L’esperienza in negozio è troppo breve. Il primo segnale che potrebbe dirti che dovresti ripensare (anche) la musica di sottofondo in negozio riguarda la permanenza dei clienti. I prodotti sono validi, il luogo è accogliente, gli acquisti procedono ma tu vorresti che i clienti fossero più coinvolti nell’esperienza che intendi trasmettere.
Avevi predisposto dei divani e delle sedie, in un negozio di abbigliamento sei stato attento a progettare lo spazio giusto e confortevole per i camerini e per la zona adiacente, ma niente. Ancora, in un bar o in un ristorante hai selezionato accuratamente l’offerta e hai scelto i camerieri gentili e professionali. Eppure, la gente sembra non vedere l’ora di andare via.
C’è qualcosa che non torna. Prova a lavorare sull’esperienza sonora. Sul volume, sul ritmo, sulla selezione musicale e sulla permanenza media dei tuoi clienti che incide ovviamente sulla composizione della playlist. Se noterai che le persone iniziano a frequentare il tuo negozio non necessariamente per acquistare ma anche solo per passare del tempo, potresti aver risolto l’enigma.
I clienti non parlano tra di loro e con gli addetti alla vendita. Oppure si rivolgono ai tuoi dipendenti in modo frettoloso e leggermente infastidito. Il feeling all’interno del negozio non è quello giusto. E, forse, è proprio la musica di sottofondo in negozio che non va bene. Anche in questo caso potrebbe essere il volume eccessivo a scoraggiarli e a innervosirli. Oppure potresti non aver azzeccato il genere giusto per il target di cliente che in prevalenza affolla il tuo negozio.
La musica di sottofondo in negozio deve incuriosire e non infastidire
Nessuno ti ha mai chiesto: che canzone è questa? Hai creduto fortemente nel sound design, hai voluto riprogettare l’esperienza acustica in modo che fosse uniforme e di qualità e, nonostante tutti gli sforzi, nessun cliente mostra di apprezzare i tuoi sforzi. Forse potresti coinvolgerlo con scelte più azzardate. Dovresti rivedere le tue playlist, chiederti quanta alternanza c’è tra brani noti e brani più ricercati.
Prova a inserire artisti meno noti, senza snaturare totalmente la tua selezione musicale, e attendi. Se, al momento di pagare, il cliente ti chiederà cosa ha ascoltato, avrai la conferma che il tuo esperimento si è rivelato vincente.
Molti si soffermano a guardare la vetrina, pochi entrano in negozio. Tra le diverse cause alla base di questo fallimento ci potrebbe essere anche la musica di sottofondo in negozio. Perché? Perché magari pensavi che diffonderla anche all’esterno avrebbe attratto di più i passanti.
E, invece, spesso la scelta si può rivelare fallimentare. Se ha senso coinvolgere tutti i sensi del consumatore, compreso l’udito, una volta all’interno del locale, imporgli la tua musica all’esterno è molto rischioso. In quel momento i sensi del passante sono bombardati da stimoli diversi e, spesso, ciò che inconsciamente vorrebbe è solo fuggire via.
I clienti ti chiedono di abbassare il volume o di spegnere la musica. Beh, qui non siamo di fronte a piccoli segnali ma a veri e propri campanelli di allarme. In questo caso, devi ripassare dal via, spegnere tutto e ripensare totalmente al tipo di esperienza sonora che vuoi trasmettere nel tuo negozio. A questo punto, il supporto di una azienda specializzata in sound design è d’obbligo.
Gli accorgimenti che puoi fare subito alla musica di sottofondo in negozio
In definitiva, i segnali che ti fanno capire che la tua musica di sottofondo in negozio dovrebbe essere rivista sono sottili ma determinanti. Cosa puoi fare? Tanto. Riassumiamo gli accorgimenti che puoi apportare fin da subito:
- Non lasciare le playlist musicali in mano ai tuoi dipendenti, MAI.
- Cambia playlist nell’arco della giornata.
- Cambia ordine dei brani e osserva la reazione della clientela.
- Costruisci e proponi le playlist in base agli orari e al tempo (meteorologico).
- Prendi nota dei commenti dei clienti su genere musicale e brani.
Non sottovalutare una corretta strategia di comunicazione sonora
In definitiva, in un negozio di abbigliamento, un ristorante o un hotel è sempre consigliabile implementare una corretta strategia di comunicazione sonora orientata alla promozione in-store, il sound design for selling.
Per realizzarla è opportuno affidarsi a un’azienda specializzata nel sound design for selling come Pillow.
A proposito di Pillow, ascolta la voce.
Pillow ha la missione di creare il perfetto sound design dello spazio fisico attraverso palinsesti musicali costruiti ad hoc, integrandoli con messaggi persuasivi in forma di spot. L’ambiente sonoro creato da Pillow aumenta la connessione emotiva delle persone con lo spazio in cui si trovano, contribuendo a costruire la corretta immagine del brand e favorendo l’acquisto e il ricordo positivo dell’esperienza.