Come la musica in negozio può cambiare l’esperienza d’acquisto

Immagina di entrare in un negozio. Magari cerchi un nuovo capo d’abbigliamento, forse un regalo, o forse sei solo entrato senza un obiettivo preciso. In sottofondo senti una musica che ti cattura, perfettamente in sintonia con l’atmosfera del negozio. Senza accorgertene, ti senti più a tuo agio, ti fermi, osservi i prodotti e, perché no, acquisti qualcosa.

La musica è un elemento talvolta sottovalutato nelle strategie di marketing sensoriale, tuttavia è essenziale per influenzare le decisioni di acquisto dei clienti e orientarne il comportamento nella fase di vendita. I retailer stanno sempre più comprendendo quanto sia cruciale creare un ambiente sonoro coerente con il brand, capace di arricchire l’esperienza complessiva dei clienti.

Perché la musica è fondamentale nel tuo negozio?

La musica ha un impatto profondo sull’umore, sulle decisioni e sul comportamento d’acquisto. Ecco alcuni dei benefici di avere una radio instore:

• Definisce l’atmosfera: che tu gestisca una boutique di lusso o un negozio di abbigliamento sportivo, la musica stabilisce immediatamente il tono giusto, trasmettendo l’atmosfera desiderata;
• Aumenta il tempo di permanenza: studi dimostrano che una colonna sonora adeguata può far sì che i clienti trascorrano fino al 18% in più di tempo all’interno del negozio;
• Influenza il comportamento d’acquisto: il tipo di musica utilizzata può orientare il cliente verso acquisti impulsivi o ragionati, a seconda della strategia scelta, in questo caso alcune ricerche confermano che le vendite possono aumentare fino a un 38%;
• Crea un legame emotivo con il marchio: quando la musica è coerente con l’identità del brand, rinforza il legame emotivo tra il cliente e il marchio, aumentando la fidelizzazione e la percezione del brand del 96%.

Il pericolo della standardizzazione: un’opportunità mancata

Nonostante l’importanza della musica, molte catene di negozi ricorrono alla standardizzazione sonora. Ti sarà capitato di entrare in un negozio di un grande marchio e notare che la musica di sottofondo è la stessa che senti in altre catene o in diversi punti vendita. Questa scelta, spesso dettata dal bisogno di mantenere coerenza e ridurre i costi, sacrifica un’enorme opportunità: differenziarsi attraverso una selezione musicale curata.

Ogni brand ha un’identità unica, basata su valori e su un pubblico specifico. Una musica scelta in modo strategico può diventare un potente strumento di comunicazione per riflettere quei valori e connettersi con i clienti su un piano più profondo. Non sfruttare questa possibilità significa perdere l’occasione di emergere in un mercato sempre più competitivo.

La musica come riflesso dell’identità del brand

Per i retailer, specialmente quelli con molti punti vendita, trovare un equilibrio tra coerenza e personalizzazione può essere una sfida. Tuttavia, una gestione consapevole della musica consente di creare una narrazione sonora che rispecchi l’identità del brand. Una playlist ben studiata, che tenga conto del posizionamento del marchio e del contesto culturale dei clienti, può migliorare il ricordo del brand e rafforzare la fidelizzazione.

Il futuro: personalizzazione sonora

In un’epoca in cui la personalizzazione è al centro delle strategie di marketing, perché non applicare lo stesso principio alla musica? Nell’era dell’omnicanalità, una strategia sonora coerente può diventare il collante che unisce l’esperienza online e offline del vostro brand. Dai jingle distintivi alle app interattive guidate dalla voce, le possibilità sono infinite.

La musica non è solo un sottofondo: è un potente strumento di marketing che può migliorare l’esperienza d’acquisto, rafforzare l’identità del brand e incrementare le vendite. Evitare la tentazione della standardizzazione e creare playlist autentiche, in linea con il marchio, è la chiave per distinguersi e costruire una connessione emotiva più forte con i clienti.

Fonte: Rubrasonic tramite Linkedin