Musica in negozio: 10 errori comuni da evitare
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20/12/2018Ci siamo, puntale, ogni anno arriva il Natale, croce e delizia del settore del commercio. E, come ogni anno, si ripresenta il dilemma della scelta delle canzoni di Natale più giuste per intrattenere i clienti in negozio.
Se delizia è per gli esercenti dei negozi, il periodo di Natale può essere una croce per i dipendenti. Un orario più ampio da coprire, più gente da servire e canzoni di Natale standard e noiose.
Secondo la psicologa clinica Linda Blair – che nulla ha a che vedere con l’attrice bambina de L’Esorcista -, l’ascolto prolungato della stessa playlist di canzoni di Natale può incidere sulla produttività del dipendente.
“I dipendenti dei negozi dovrebbero evitare di ascoltare tutto il giorno le canzoni di Natale – sostiene la specialista – perché rischiano di consumare le energie e perdere la concentrazione. Il loro cervello, infatti, combatte tutto il giorno per cercare di evitare di ascoltare ciò che non piace, inutilmente”.
Canzoni di Natale: il rischio della troppa esposizione
In effetti, immaginate cosa voglia dire passare tutto il giorno in compagnia di Last Christmas degli Wham, o delle canzoni a tema incise da Michael Bublé. Il cervello proverà fastidio, noia e rigetto, ovvero l’effetto della troppa esposizione a un fenomeno.
Così la musica non sarà più un piacevole diversivo per la mente, ma un ulteriore elemento di stress che ne farà riaffiorare altri (i soldi, il lavoro, la salute ecc.).
Al contrario, però, alcuni studi sostengono che le canzoni di Natale agevolerebbero l’acquisto perché il cliente avrebbe motivi in più per acquistare: il periodo, l’atmosfera, l’obiettivo di trovare il giusto regalo di Natale.
Canzoni di Natale: trovare il giusto compromesso
E quindi, che fare? Se il cliente ha sempre ragione, soprattutto se compra, non si può neanche rischiare la richiesta di un periodo di malattia di un dipendente stressato. Così, in medio stat virtus. Bisogna trovare un giusto bilanciamento tra i desideri del cliente e la salute del commesso.
Ci siamo ricordati di celebrare il periodo natalizio con la realizzazione delle vetrine giuste, con i prodotti che sappiamo essere i più richiesti, e con la preparazione degli addobbi opportuni all’interno del punto vendita. Bene, allo stesso modo dobbiamo considerare la playlist di Natale come parte integrante della stessa strategia.
Esistono poche regole fondamentali da rispettare nella scelta delle giuste canzoni di Natale. In primo luogo, dobbiamo ricordare che l’obiettivo principale è generare un’emozione. Possiamo, così, realizzare una playlist di canzoni di Natale, ovvero che richiamino il periodo alla mente del consumatore, ma senza rischiare di distrarlo dall’acquisto.
Canzoni di Natale: scegli quelle poco conosciute
Una prima regola che rispetti quanto detto è scegliere delle canzoni di Natale poco conosciute. Utilizzando le solite, infatti, si demotiva il commesso e si rischia che il cliente riconosca i brani e si metta ad ascoltare la musica, a fischiettarla, perdendo il focus sul prodotto da acquistare.
Scegliendo canzoni di Natale poco conosciute si potrebbe correre lo stesso rischio? Forse, incuriosendo il cliente. Ma se non le conosce non si focalizzerà sui brani. Per questo, un altro buon consiglio è di limitare il volume al minimo udibile. Ricorda, infatti: la musica a basso volume influisce sulle emozioni del cliente ma non le condiziona.
Ancora: scegliere delle canzoni di Natale recenti, altrimenti non si percepisce la freschezza dell’atmosfera e l’ambiente risulterebbe poco curato. Infine, fondamentale considerare anche la tipologia del negozio e, quindi, il target del proprio cliente, soprattutto ragionando sull’età media.
Canzoni di Natale: una playlist curata paga sempre
Fermo restando tutto ciò che abbiamo raccontato in altri articoli, ovvero che devi, sempre e comunque, pagare i diritti di riproduzione di tutti i brani musicali che trasmetti in negozio. E, proprio per questo, per dormire sonni tranquilli, dovresti pensare ad affidarti a un partner specializzato in sound design. In ogni caso, puoi realizzare la tua playlist di canzoni di Natale seguendo alcuni semplici accorgimenti.
Come detto, le melodie devono essere natalizie, il ritmo deve essere pop ed è meglio optare per brani cantati, magari da una voce calda. E, infine, la successione deve essere fluida, senza brusche interruzioni.
Ti consigliamo, poi, di intervallare i brani noti con piacevoli scoperte, non necessariamente a tema natalizio. Puoi scegliere brani che evochino l’inverno, brani romantici, melodie rilassanti, ma non troppo, testi allegri. Una buona regola è di costruire una playlist di canzoni di Natale che contenga un evergreen natalizio ogni 3 brani.
Canzoni di Natale che non parlano di Natale
Così, ok ai Wham (Last Christmas), a John Lennon (Happy Xmas), a Perry Como (Santa Claus Is Comin’ to Town), a Frank Sinatra (White Christmas). Ma intervallati da una successione di tre brani ritmicamente compatibili, riconoscibili dal tuo target, che ricordino l’inverno (il calore della festa in famiglia, l’amore, l’affetto, l’amicizia) e senza la parola Christmas nel titolo.
Potremmo scegliere, per esempio, un brano dei Mumford & Sons, gruppo molto amato tra i Millennials, oppure Jeff Buckley (Hallelujah), o ancora Tom Jones (Baby, It’s Cold Outside).
Non sottovalutare una corretta strategia di comunicazione sonora
In definitiva, qualunque sia il punto vendita e qualunque sia la tipologia di merce commercializzata, è sempre consigliabile implementare una precisa strategia di comunicazione sonora. Il sound design for selling può portare ottimi risultati anche nel caso si scelgano brani ispirati al Natale e all’inverno in generale.
Per realizzarla è opportuno affidarsi a un’azienda specializzata nel sound design for selling come Pillow.
A proposito di Pillow, ascolta la voce.
Pillow ha la missione di creare il perfetto sound design dello spazio fisico, attraverso palinsesti musicali costruiti ad hoc, integrandoli con messaggi persuasivi in forma di spot. L’ambiente sonoro creato da Pillow, aumenta la connessione emotiva delle persone con lo spazio in cui si trovano, contribuendo a costruire la corretta immagine del brand e favorendo l’acquisto e il ricordo positivo dell’esperienza.